Il Contratto di Fiume non costituisce un nuovo atto di pianificazione o un nuovo livello decisionale, bensì riconduce verso un processo di governance fluviale le specifiche strategie e competenze dei soggetti coinvolti, nel rispetto delle specificità e delle autonomie, con un approccio flessibile, aggiornabile, intersettoriale e interscalare. Allo stesso tempo il Contratto di Fiume non deve intendersi come una mera intesa interistituzionale finalizzata a condividere obiettivi di governo fluviale, bensì - partendo comunque da una solida collaborazione tra gli attori coinvolti - come percorso decisionale che compone, attraverso un approccio partecipato e un programma operativo, gli interessi ambientali e socio-economici di un sistema fluviale, dando attuazione alle disposizioni sovraordinate (territoriali e settoriali) attraverso l’integrazione delle conoscenze e delle istanze locali.